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Ghino Valenti

Gioacchino Alfredo Valenti [Ghino] (Macerata, 14 aprile 1852—Roma, 20 novembre 1920), come il suo quasi coetaneo Maffeo Pantaleoni, appartenne all’aristocrazia intellettuale di Macerata. Era figlio dell’avv. Teofilo Valenti e della contessa Eleonora Spada Lavini. Il padre era docente di Diritto Civile, Preside della Facoltà Giuridica e principe del foro locale. La madre discendeva dalla nobile famiglia Medici. La famiglia affidò la formazione culturale del giovane Gioacchino ai Padri Scolopi di Siena. Ritornato a Macerata per frequentarvi l’Università, Valenti scoprì l’economia politica attraverso le lezioni di Piero Giuliani. Come Presidente del Comizio Agrario di Macerata, fu chiamato a collaborare all’inchiesta Jacini e ad elaborare la relazione finale per le Marche. Avviato l’insegnamento dalla cattedra di economia politica della sua città natale, Valenti impartì il suo magistero anche nelle Università di Roma, Modena, Bologna, Padova e Siena.

 

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