CONVEGNO. La terra: un altro mondo per un nuovo umanesimo? L'Enciclica Laudato si'. Problemi e prospettive
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LA TERRA: UN ALTRO MONDO PER UN NUOVO UMANESIMO?
L'Enciclica Laudato si', problemi e prospettive
Università degli Studi, Macerata, 21 aprile 2016
Aula Abside ore 15 – Piazza Strambi 1
Con la recente enciclica Laudato si' di Papa Francesco, lo stato attuale del nostro pianeta e il destino di milioni di esseri umani sono ritornati alla ribalta della riflessione e dell'attenzione degli individui e delle comunità più consapevoli dei rischi reali che incombono sulla vita e la salute, sulla libertà e la pace sociale. L'enciclica afferma con forza il carattere indissociabile che lega la natura all'uomo e reciprocamente. È chiaro che la tutela e il rispetto per l'una è condizione essenziale per il mantenimento e lo sviluppo degli esseri umani. Ma per invertire la tendenza attuale e arrestare il saccheggio del nostro pianeta, il degrado ambientale, i cambiamenti climatici e la perdita della biodiversità, è necessario concepire la natura non più come un mondo estraneo da dominare o una mera risorsa economica da sfruttare senza limiti, ma come un insieme di ecosistemi viventi ed antropici complessi con i quali dobbiamo costruire delle relazioni di simbiosi e nuovi equilibri.
Un primo passo importante è quello di approfondire la conoscenza dei molteplici aspetti di queste relazioni, e di riconoscere che la loro comprensione ha un significato e un valore culturali fondamentali. L'enciclica Laudato si' spodesta l'uomo dalla sua centralità dominatrice e distruttrice della natura, dell'ambiente e dei beni della terra per attribuirgli un nuovo ruolo entro una cultura della complessità, del limite e delle responsabilità individuali e collettive nei confronti di tutto ciò che è vivente, dal patrimonio biologico a quello antropologico e linguistico, e dei beni comuni, dall'acqua ai suoli e alle energie rinnovabili. Si propone una svolta epocale, un nuovo paradigma culturale: in luogo dello sfruttamento illimitato e dello spreco si propone un nuovo equilibrio tra risorse naturali e bisogni umani, e un utilizzo equo e parsimonioso dei beni. Si invita a guardare ogni fenomeno della natura e del mondo vivente non come un fatto meccanico determinato da leggi inesorabili o del tutto casuali, ma come processi ed eventi, che oltre ad avere un significato scientifico e filosofico rivelano anche un valore antropologico, estetico ed etico.
In questo convegno vorremmo riflettere sui principali temi scientifici, filosofici, antropologici e storico-culturali affrontati dall'Enciclica di Papa Francesco, al fine di metterne in evidenza le sfide inedite che essa solleva e le prospettive fondamentali che permette di aprire, sul piano sia locale (territoriale) che globale (mondiale) in una fase storica per il futuro del nostro pianeta e dell'umanità.
In particolare vorremmo affrontare e discutere i seguenti temi:
- lo stato di degrado del nostro pianeta, dell'ambiente e della biodiversità,
- la necessità di un cambiamento profondo nel rapporto dell'uomo con la natura e il mondo vivente,
- l'importanza di sviluppare une visione complessa delle relazioni tra fenomeni naturali e sociali,
- cosa si intende oggi per cultura del limite, e come ridefinire una carta dei diritti e dei doveri, non più solamente rispetto alla centralità dell'uomo ma rispetto all'equilibrio vitale da costruire tra natura, uomo e conoscenza - ripensare le relazioni tra locale e globale, tra territorio e cultura, tra spazi agricoli e spazi urbani, tra paesaggi naturali e paesaggi antropici,
- il valore educativo e formativo della conoscenza dei comportamenti complessi dei fenomeni e processi del mondo naturale e sociale,
- l'importanza di far dialogare visioni, idee e culture diverse per pervenire a preservare e tutelare l'ambiente e il territorio e per costruire una nuova idea di libertà umana e di giustizia sociale.
Programma
- PRESIEDE
- SALUTI
- RELAZIONE INTRODUTTIVA
- INTERVENGONO
- CONCLUDE
Arcivescovo Arcidiocesi Campobasso-Boiano