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Il Ministro della giustizia Andrea Orlando al seminario su Leopardi e il diritto

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Il Ministro della giustizia Andrea Orlando al seminario su Leopardi e il diritto



Venerdì 16 ottobre, ore 15, Aula Magna. Presiede i lavori il magistrato Rosario Priore. All’iniziativa, che ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato e del Ministero della Giustizia, parteciperanno affermati leopardisti e illustri giuristi.


Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando concluderà i lavori del Seminario su Leopardi e il diritto “Ius Leopardi”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Macerata per venerdì 16 ottobre alle ore 15 in Aula Magna. L’incontro, che sarà presieduto dal magistrato Rosario Priore, affronterà, nella prospettiva degli studi internazionali di Law and Literature, una componente del pensiero di Giacomo Leopardi delle meno attraversate dalla critica. Alle concezioni politiche e alla prospettiva antropologica della riflessione leopardiana sono state infatti dedicate, negli anni, valide ricognizioni anche ad ampio raggio, all’interno delle quali continuano però a rimanere in ombra le idee specifiche del poeta su diritto e giustizia, forme di governo e potere, leggi, codici e ordinamenti, con le loro implicazioni letterarie in prosa e in poesia.

All’iniziativa, che ha già ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il patrocinio del Senato e del Ministero della Giustizia, parteciperanno affermati leopardisti e illustri giuristi delle Università di Macerata, di Roma Sapienza e di Roma Tor Vergata: Laura Melosi, Francesco Adornato, Franco D’Intino, Vittorio Capuzza, Marco D’Alberti, Rino Caputo. Da questo confronto tra discipline diverse, che rafforza significativamente un modello di discussione scientifica a partire da Leopardi e più in generale per gli studi umanistici, emergerà un quadro del pensiero leopardiano non privo di elementi di originalità nel panorama della cultura giuridica sette-ottocentesca e con aspetti di modernità tali da rendere quel pensiero ancora attuale nel nostro tempo. È quello che Cesare Luporini chiamava “onda lunga” di Leopardi, un poeta in parte inattuale rispetto al proprio tempo e, invece, capace di suscitare passioni e persino entusiasmi nelle generazioni a venire.